Monday, January 15, 2007

eterna presenza

non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
e mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza.

Pedro Salinas (1891 - 1951)

11 Comments:

Blogger Adynaton86 said...

Questa poesia è viva come una fiamma e cruda come carne di una carcassa... toccante, commovente, VERA. Grazie per averla "postata", Henry... ne custodirò per sempre l'eco dentro di me.

11:41 PM  
Blogger artemisia said...

Io a volte mi chiedo se mi leggi nel pensiero, ma stavolta hai fatto veramente centro (di nuovo).

2:57 PM  
Blogger PiB said...

Artemisia ha gia detto per me...gia sai della mia ammirazione per i versi di Salinas leggerlo oggi con la neve fuori ha fatto di nuovo tanto male/bene

3:16 PM  
Blogger zefirina said...

caro henry mi sa che hai proprio ragione tu, perchè anche io ti leggo e ritrovo un po' di me.. salinas poi, questa poesia non me la ricordavo e dire che ho la sua raccolta: la voce a te dovuta
p.s. che rodimento stamattina mentre stavo per postare è andato via il collegamento e solo ora è ripreso

4:37 PM  
Blogger Henry said...

adynaton: e' che certe volte le parole che cerchi per scrivere cio' che pensi non riesci a trovarle e allora ti corrono in aiuto i grandi. postare cose cosi' e condividerle con gli altri e' una delle cose che mi piace di piu' del blogging.

artemisia: certo che le leggo il pensiero cara marchesa!
a parte scherzi...salinas mi e' stato fatto conoscere 10 anni fa...e questa poesia in particolare mi sembrava troppo adatta al momento storico per non postarla.

pib: versi che fanno tanto male e tanto bene...verissimo. questo e' salinas.

zefirina: mmm...dovro' prenderla anche io quella raccolta.

7:03 PM  
Blogger *lapilli* said...

è la prima volta che leggo questa poesia.

Eppure, è già impressa dentro di me.

6:11 PM  
Blogger sunshine after the rain said...

le tue aprole esprimono il mio stato d'animo in modo perfetto è come avessi letto la mia anima. Bravissimo...e parole magnifiche!

10:00 PM  
Blogger lucia said...

diomio quant'è bella!

"quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro."
In questo passaggio ho sentito un pugno all'imboccatura dello stomaco, ma qualcosa mi dice che qui, nel blog dell'anima, certe emozioni siano di casa.
Un abbraccio

11:02 PM  
Blogger Henry said...

chiara: Salinas e' un grande per questo. riesce a scrivere di cose che sono gia' in chi legge e lo fa trasmettendo un senso di sorpresa e "angoscia" incredibili.

sunshine: se ti riferisci a questa poesia beh, le parole non sono le mie (purtroppo). se ti riferisci ad altre cose sul sito allora grazie. comunque, benvenuta a suedive. spero di ritrovarti presto.

lucia: bella vero? bella e terribile. un pugno allo stomaco, non avrei saputo trovare immagine migliore.

9:31 AM  
Blogger Faith said...

Non ho altro da aggiungere se non che questa poesia è veramente splendida. Ti tocca proprio dentro.

Grazie per avermela fatta conoscere...

Un bacio

Faith

12:01 AM  
Blogger Henry said...

faith: e' un piacere!

11:28 AM  

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