Wednesday, November 22, 2006

il pianto di Turks

ti accolgano sontuose notiluche,
e il carezzio salato delle onde
sulla lunare pelle lasci scia
che ti ripari dalla noncuranza.
scaldato da tappeti d'actinarie
dimentica i dolori del tuo io
ed alle verdi notti in fondo al mare
di Turks il dolce pianto ti conduca.

Labels:

19 Comments:

Blogger artemisia said...

Suadente. Mi trasporta cullandomi in una pace sottomarina tra relitti e coralli, luce verde illuminata di meduse.
Bellissima.

9:42 PM  
Anonymous Anonymous said...

lacrime sottomarine, nascoste

9:39 AM  
Blogger Cilions said...

Arrivare in fondo al mare per guardare la luna che si fa a fatica spazio fra gli strati d'acqua salata...

12:27 PM  
Blogger PiB said...

mi inchino davanti ai tappeti d'actinarie

5:40 PM  
Blogger Henry said...

artemisia: grazie. hai ragione, c'e' pace sul fondo del mare. ma come sai i relitti risvegliano desideri di "passati fasti" e i coralli possono tagliare...

hertz: lacrime salate come l'acqua in cui si perdono.

francesco: la luna osserva benevola.

pib: quando l'ho pensato mi paiceva l'idea dei tenatcoli ondeggianti contro la pelle bianca...

5:48 PM  
Blogger Claudia said...

Ho un po' inciampato sulle parole deSUEte, ma nelle altre scorreva davanti a me la sequenza di un film che spesso rivedo nella mente per trovare silenzio, chiarezza e essenzialità: lezioni di piano, quando lei è tirata sott'acqua dalla fune del pianoforte.
Il quasi fermo immagine che ne segue materializza il senso di sospensione, il silenzio, la corposità dell'acqua e lei, con tutte le gonne, sembra una medusa tornata al suo elemento.


Ma poi, intuitivamente, risale.

3:15 AM  
Blogger tittielameraviglia said...

annegare le lacrime nel mare è una furberia:destano meno scalpore

7:56 AM  
Blogger Henry said...

claudia: piu' che desuete direi che le parole sono zoolociche e linnesiane; mi fa piacere che le immagini stupende della champion ti siano venute in mente. ti confesso che quell'ondeggiare silenzioso del vestito nero di ada nel verde bottiglia del mare e' sempre nella mia mente ogni volta che scrivo dei miei momenti in fondo al mare. quel film e' un pezzo della mia vita e lo considero uno dei capolavori indiscussi che il cinema ci ha regalato.

titti: non so se sia una furberia o meno. quello che e' certo e' che per me e' una necessita'.

9:13 AM  
Anonymous Anonymous said...

Che dolce questa poesia... e anche se le parole sono desuete, anche se magari qualcuna non si capisce beh... è il complesso, l'effetto esotico che convince. :)

ciao!

9:40 AM  
Blogger LaCuocaRossa said...

o.t. bellissima la fotografia del grano...
ci hai mai passato una mano sopra quando ondeggia così?

7:14 PM  
Blogger Dottor K said...

Giurei che fossero noctiluche...
Controllerò.
Più avanti passo per un commento.

2:14 PM  
Blogger artemisia said...

Henry, ma il dottore è ancora peggio di me!

:D

5:35 PM  
Blogger Henry said...

andrea: grazie per aver usato la parola "dolce"; in effetti era una dolce malinconia che volevo tramettere e mi fa piacere che qualcosa sia arrivato. ciao :)

lacuocarossa: la foto e' splendida e purtroppo non e' mia. certo che ho provato a passar la mano sulle spighe e, come mi e' successo passandola tra i capelli di qualcuno a cui tengo molto, e' stato bello e doloroso allo stesso tempo.

dottork: attentissimo come sempre! in effetti si puo' scrivere nei due modi anche se il nome scientifico e' Lampyris Noctiluca. io ho scelto la versione forse piu' volgare ma che credo scorra meglio.

artemisia: siete entrambi tremendi ma vi voglio bene lo stesso :)

5:55 PM  
Blogger Dottor K said...

Ricambio di cuore Henry.
E per non smentire la mia fama posso dirti che dalle mie ricerche risulta che l'alternativa a noctiluche sia nottiluche, ovvero plancton che si illumina di notte.
Inoltre, non mi odiare, le attinie o actinie, ovvero gli anemoni di mare appartengono all'ordine degli Actiniaria da cui si può derivare la parola actiniarie, l'italianizzazione della parola latina.

12:05 PM  
Blogger Henry said...

dottorK: premetto che non sono uno zoologo ma solo un amante degli animali.
la notiluca (eh si, con una "t" sola) e' una memoria dei tempi del liceo che ha trovato conferma nelle mie ricerche "googliane". per quanto riguarda le actinarie ammetto di essermi lasciato fuorviare da wikipedia dove, cercando un alternativa ad anemone di mare (sea anemone) la pagina riporta Actinaria in grassetto all'inizio del paragrafo e Actiniaria quando ne definisce l'ordine.

vabeh, consideriamo il tutto licenze poetiche?

9:56 AM  
Blogger Dottor K said...

Google ergo sum?
Eppure basterebbe il buon vecchio Zingarelli per rendersi conto come la ct latina diventa la tt italiana di nottiluca.
Internet in quanto contenitore totale globale disinforma sempre più spesso.
Ma il mio discorso ha sempre omesso ogni riferimento "poetico" che è come sempre libero e inoppugnabile.
Ed io non ho potuto non chiedermi come mai la lettura mi "suonava" male.
Come dice Moretti "le parole sono importanti" e io a volte so essere davvero insopportabilmente noioso!
Chiedo venia...

1:33 PM  
Blogger artemisia said...

"Le parole sono importanti"...qui sento echi aurei...

(come mi diverto!! Il dottore è me all'ennesima potenza!!!)

8:59 PM  
Blogger Henry said...

mmm...diciamo che piu' che dottore in questo caso mi sembra si tratti di una maestrina puntigliosa...ok, le parole sono importanti...
solo due precisazioni:

- google l'ho usato per cercare un'immagine della notiluca (per le parole mi rivolgo altrove, di dizionari on line ce ne sono diversi, e solitamente solo in caso di dubbi). se cerchi "notiluca" (con una "t" come ero sicuro di ricordare dai tempi del liceo) troverai una bella immagine di Pelagia Notiluca (ebbene si, proprio con una "t"). ma magari anche loro hanno sbagliato visto che nell'articolo usano "ct".

per togliermi uno sfizio ho anche cercato immagini di una "actinaria". ce ne sono di splendide.

questi i fatti. alla fine poco importa, le parole sono importanti ma come suonano nelle poesie e' ancora piu' importante e per quello esistono le licenze poetiche.

8:38 AM  
Blogger Dottor K said...

Hai perfettamente ragione henry e spero di poterne condividerne con te parecchie altre di queste "licenze".
Solo un biologo marino o un pignolaccio come me potevano accorgersene.
Il riferimento a Google poi era una considerazione generale in quanto io stesso mi accorgo che comincio a prendere troppo spesso per "oro colato" quello che trovo in rete. E la cosa mi preoccupa un po'.
In ogni caso chiedo nuovamente scusa e la pianto qui, già me la immagino Arte che si sbellica dalle risate ;)
Un abbraccio.

2:48 PM  

Post a Comment

<< Home

TuttoBlog