milonga in re
le cose che vorrei
non le sai dire
questo ora so
e solo mi ripiego su me stesso;
spazio mi prendo,
che' 'l tempo e' andato a ruba
e piu' non vende.
ti curo allora, come malattia
che invade e s'appassiona
al truce intento
di generare morte ed agonia
nel corpo che a lei stessa vita dona.
cosi' mentre t'osservo disarmato
mi svegli con un bacio e fai di te
una presente assenza accompagnata
da note lunghe di milonga
in re.
non le sai dire
questo ora so
e solo mi ripiego su me stesso;
spazio mi prendo,
che' 'l tempo e' andato a ruba
e piu' non vende.
ti curo allora, come malattia
che invade e s'appassiona
al truce intento
di generare morte ed agonia
nel corpo che a lei stessa vita dona.
cosi' mentre t'osservo disarmato
mi svegli con un bacio e fai di te
una presente assenza accompagnata
da note lunghe di milonga
in re.
Labels: poesie
10 Comments:
Veramente bella, avrei voluto scriverla io per sottolineare questo mio momento... ma non sono così abile...
francesco tu puoi far di meglio...puoi suonarla una milonga in re...
Forse è una delle migliori cose che hai scritto: la relazione MORBOSA che descrivi con l'uso dei termini malattia-morte-agonia-corpo è splendida.
ovvia-MENTE adesso mi farai odiare da quelli del lab perchè inizierò a suonare a ripetizione Santa Maria (Del Buen Ayre)!
pib: non sai quanto avrei preferito non scriverla...ti mando la fonte d'ispirazione (diciamo cosi')
L'inizio è strepitoso..."le cose che vorrei non le sai dire". Per me poteva anche finire lì. Ma sono contenta che tu abbia scritto anche tutto il resto, presente assenza malattia...
"non faccio domande, non serve, sono risposte che non mi darai mai,
ti penso e mi sento impotente, sono un angelo che non sa più volare,ascoltando i miei passi nel silenzio, il ricordo che ho di te mi chiama dolcemente, ma dentro è solo tempesta, io non so più chi sei, sto cercando il tuo nome che non so dire più nei sogni miei.
Io disseterò di lacrime, quel fiore che cresceva dentro me soltanto per te, perchè ho ignorato tutto così, la verità è che non so se comprenderò, come neve sulle fiamme che bruciano qui il tuo ricordo scenderà
ma dentro è solo tempesta....
stringo fra le mie mani quel che eravamo noi nei sogni miei, risalendo le curve del mio cuore, ovunque solo te, se puoi chiamami più forte, dove sei, sole nella tempesta se tornerai da me"
- tempesta, s.bencini-
luigi: concordo con artemisia: "WOW!"
artemisia: grazie!
caspita che poeti!
Un pò tristi...Però...Bravissimi!
Wow Henry, pur non avendo familiarita' con milonghe varie...
Auguroni english man:-)
SIFASI
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