Sunday, February 26, 2006

a piccoli passi

a piccoli passi.
dentro di te.
le braccia tese.
ad aprire un varco;
rendermi essenziale
perche' tu lo sia per me.
i tuoi sussurri,
germogli nella mia bocca
carezze di api melliflue:
ali di sospiri,
ronzii di viola
segni indelebili
da rimpiangere,
da celebrare un giorno.
tonnara di pensieri,
che le tue gote
colora di rosso;
e tu che ti muovi piano
in questo viaggio
che e' gia' partenza
verso un dove
che e' gia' "persempre"
fatto dei nostri odori
del nostro ora
che dura una notte
e mi cambiera':

per sempre

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19 Comments:

Blogger PiB said...

a piccoli passi ho percorso questa poesia...lungo il cammino mi son (sof)fermato sulla tonnara dei pensieri (mi ha dato una strana sensazione che non so bene descrivere) e poi nel viaggio che e' gia' partenza (tema a me tanto caro)...ovvia-MENTE quelle api-ali mi continueranno a ronzare nella testa per un po'.

7:41 PM  
Blogger Henry said...

pib: la tonnara di pensieri sono i pensieri che si accavallano, che guizzano l'uno verso l'altro, che vengono abbattuti e colorano del loro rosso le acque del mare...grazie...

8:05 PM  
Blogger PiB said...

chi uccide i pensieri nella tonnara, chi è la rete?

2:43 PM  
Blogger PiB said...

henrys: scusa domanda inopportuna e fuori luogo.

4:07 PM  
Blogger Henry said...

Pib: ma no perche? la domanda non e' affatto inopportuna o fuori luogo. la poesia, come forse si e' intuito, parla di un incontro d'amore fisico.
la rete e' la situazione stessa, i corpi, i sussuri; i pensieri si accavallano l'uno con l'altro come pesci...e allora mi e' venuta in mente la tonnara e il sangue che mi ha ricordato il rossone sul viso...

piuttosto una domanda te la faccio io: ma a te che strana sensazione ha dato?

4:26 PM  
Blogger PiB said...

Quando ero bambino vidi su Raitre uno speciale sulla Tonnara di Favignana..rimasi sconvolto dala figura del Rais insanguinato e enorme, questi poveri tonni uccisi in maniera brutale (ovvia-MENTE l'occhio bambino ha da allora amplificato il ricordo/immagine) ...la sola parola Mattanza mi da i brividi...ecco la strana sensazione di sicuro è legata a queste immagini da cui poi è scaturita la domanda su chi uccide i pensieri...ritorna quanto detto/scritto in passato nel salotto di artemisia..a volte la vita quando sei bambino ti semina immagini che ti rimango per sempre.

4:32 PM  
Blogger Henry said...

concordo con te sia Tonnara che Mattanza sono parole molto forti. Se ben ricordi in passato ho gia' usato Mattanza e in quel caso l'ho fatto appropriandomi di tutta la violenza del concetto che questa parola si porta dietro.

stavolta l'espressione "tonnara di pensieri" non voleva evocare violenza ma piu' che altro frenesia...e ovviamente il sangue che colora le gote di chi si ama...

4:38 PM  
Blogger artemisia said...

Qualcosa che dura una notte e ti cambia per sempre....

A me il rosso del sangue fa pensare alla vita che pulsa nelle vene, il mare rosso sangue del tramonto, il primo mare da cui è nata la vita.

Grazie Henry

4:39 PM  
Blogger SI-FA-SI said...

Che bella Henry..l'espressione della tonnara e' poderosa..Concordo con la sottolineatura di Artemisia su qualcosa che dura una notte e ti cambia per sempre, quell'one night stand che puo' significare cosi' tanto..Non sempre il tempo e' metro giusto per i sentimenti, anzi..tempo fa c'era un film molto delicato e pieno di passione sul concetto one night stand (cavolo sto andando fuori tema)con Wesley Snipes e Nastassja Kinski, che mi sembra si intitolasse proprio One Night Stand...L'hai mai visto?

SI

4:56 PM  
Blogger Henry said...

artemisia: e' il ricordo che porta le cose nel "persempre".

SI: in realta' non avevo in mente un "one night stand" quanto piuttosto un inizio o comunque la brevita' di una notte (anche se poi si ripetera' altre mille volte) che pero' per l'intensita' per le parole dette, per i gesti fatti, rimarra' nella memoria per sempre appunto...

grazie a entrambe

6:03 PM  
Blogger PiB said...

henry hai ragione hai già usato in passato la parola mattanza ma questa volta la lettura di tonnara mi ha riportato indietro con la memoria.
come sai essendo fissato mi sono compiaciuto di quel "persempre" con quel gioco di p e r che si rincorrono....senza fine

9:17 PM  
Blogger Henry said...

pib: mi fa piacere che ti sia piaciuto il persempre. il virgolettato implica che non e' farina del mio sacco ma appartiene alla mia memoria, al mio "persempre" e anche a me piace molto per quel rincorrersi di p e r...

9:22 AM  
Blogger artemisia said...

PER in norvegese è Piero....

5:14 PM  
Blogger PiB said...

@ Artemisia: questa poi..i casi della vita!

7:31 PM  
Anonymous Anonymous said...

cosi' sei riuscito a distrarre di nuovo, vero?
noi e, presumibilmente, te stesso.

quel termine - tonnara - messo appositamente, e quasi
letteralmente, a meta' poesia, a meta' "viaggio", a
rompere ritmo di lettura e tono (prima usi 'piccoli
passi', 'sospiri', 'carezze', 'sussurri', dopo si
parla di 'viaggio', 'odori', 'muovi piano').

C'e', nella TUA visuale, tenerezza.
Ma la 'tonnara' e' quella legata al 'rossore' delle gote,
quindi non ai pensieri per se', ma all'atto, ai corpi,
allo scontro, quello che, lo sai e dici, ti cambiera', e
che da quei pensieri origina (desiderio?).

Tu sai - a che livello non so - che di tonnara si tratta.
Di sangue, di coinvolgimento, di appropriazione, cattura,
a cui forse vuoi sfuggire ('questo viaggio che e' gia'
partenza').

Forse, persempre

5:32 PM  
Blogger rosso fragola said...

ma questa è poesia allo stato puro...
Bellissima!

7:08 PM  
Blogger Henry said...

auro: per una volta (!) ho seguito il tuo consiglio ed ho aspettato prima di rispondere al tuo commento.
Eco una volta ha scritto, e io stesso credo di aver ripetuto qui o altrove, che un autore dovrebbe morire dopo aver pubblicato qualcosa per evitare di partecipare all'analisi di cio' che ha scritto e quindi non rispondero' all'analisi che hai fatto...pero'...hai ragione...c'e' tenerezza nella mia visuale ma c'e' anche passione...e la passione e' tonnara di pensieri (distrazione? forse...) alla quale non si sfugge (e non si vuole sfuggire).
ovviamente la passione fa paura perche' fa perdere il controllo (e' l'orror vacui, ricordi?) ma anche, per me almeno, una componente necessaria (amor vacui) senza la quale non vale la pena vivere. lo so, la mia e' una visione romantica. ma e' la mia. e' rischiosa e fa paura ma non per questo va fuggita. magari affrontata con i nervi saldi e forse quelli mi mancano. ma si impara...col tempo...forse.

grazie mille per quello che scrivi e per lo sguardo attento...

rosso fragola: benvenuta a Suedive e grazie infinite per il commento estremamente lusinghiero. sei sempre la benvenuta...torna presto.

9:54 AM  
Anonymous Anonymous said...

...ma coma fai?...Come riesci a scrivere queste poesie meravigliose?
Bravo.Bravissimo.
E' sempre un piacere tornare "da queste parti"...
claudia

3:15 PM  
Blogger Henry said...

claudia: complimenti...sei riuscita a farmi arrossire...non so se le mie parole siano meravigliose o meno. di certo sono il distillato delle mie tempeste interiori...

grazie

5:00 PM  

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