Monday, January 16, 2006

ritorno sulle rive di Core

ritorno oggi a immergere la chiglia
nelle correnti tiepide di Core:
mi muovo ancora ardito
sull’orlo del tuo sguardo
e come trapezzista appeso al filo
mi lascio andare a quella dolce ebbrezza,
a quel sentir la morte in un istante.
e nell’infinitesima caduta
osservo te che ridi
e in quella luce ritrovo la mia rete
e la ragione del mio nuovo viaggio.

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5 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Io non ho parole,ho letto quasi tutto e devo dire che...magari avere un pò della tua dolce e bellissima sensibilità!

7:13 PM  
Blogger artemisia said...

Che meraviglia questi endecasillabi, Henry! "a quel sentir la morte in un istante"...Sempre in bilico tra salvezza e perdizione...

8:00 PM  
Blogger PiB said...

la luce di un sorriso..quante volte: ti lascia al buio per un istante per la sua intensità. Henry hai dato forma ad una sensazione che ho provato..grazie

8:39 PM  
Blogger Henry said...

lu: non son sicuro di chi tu sia, ma ho qualche sospetto. benvenuta a Suedive e grazie infinite per quello che dici. se sei chi penso io dividi molto della mia sensibilita'. un abbraccio, torna presto a trovarmi.

artemisia: le sensazioni forti credo che siano sempre al limite tra salvezza e perdizione; e' quel senso di vertigine di cui parlo spesso nelle mie poesie: la paura di qualcosa di troppo grande da divorarti ma allo stesso tempo troppo bello da poterne fare a meno.

pib: pib, si, credo proprio che ci siano un sacco di sensazioni che anche tu, come me, hai provato in passato, e, mi auguro, anche ora. chissa che un giorno non ne possiamo parlare a quattro occhi: io, te, artemisia. ci penso spesso...

grazie ragazzi per il vostro affetto che sento sempre forte

9:06 PM  
Anonymous Anonymous said...

"e nell’infinitesima caduta
osservo te che ridi
e in quella luce ritrovo la mia rete
e la ragione del mio nuovo viaggio."

Grazie a te.

Alonso e Ronzinante.

9:20 AM  

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