Monday, July 17, 2006

le risa dei gabbiani


se il bianco e l'azzurro dominano lisbona, sono i grigi scuri dei graniti e dei travertini delle piazze barocche e neoclassiche, assieme ai marroni scuri dei legni delle barche e dei barili, a farla da padroni a porto.
se non fosse per i ponti che con le loro gambe d'aracnide metallico uniscono le due rive del douro, ti sembrerebbe di essere in una citta' marinara del settecento, con le ampie piazze neoclassiche e le chiese barocche a dividersi lo spazio con le stamberghe dei pescatori a ridosso dell'acqua di ribeira, popolata, quest'ultima, dai pirati della ciurma di Jack Sparrow.
anzi, complice un bicchierino di porto di troppo, i ponti di cui sopra si trasformano nei ponti della nave pirata, nell'arrembaggio intentato per salvare la bella Isabella dalle grinfie di Don Juan, signore del palazzo che domina la collina. e salvando lei ovviamente fare razzia di tutti i dubloni di cui i forzieri sono stracolmi.
e' in questa immaginifica contrapposizione tra gli spazi ariosi delle piazze e i labirinti sporchi e maleodoranti di riberia che si gioca tutto il fascino della citta'.
e quando a sera un velo di pallido rosa si posa sul fiume puoi goderti l'arrembaggio sorseggiando birra e sgranocchiando lupini o meglio ancora bevendo l'ennesimo bicchierino di porto, tanto oramai i gabbiani, col loro verso stridulo che ti accompagna ad ogni momento del giorno e della notte, stanno gia' ridendo delle tue fantasie e della tua scarsa capacita' di reggere il vino locale.

8 Comments:

Blogger Fabio said...

Mi sembra di vederti, che contempli il mare che cambia colore sorseggiando un bicchierino di porto e annotando pensieri sul tuo moleskine. Ciao Enrico, goditi l'atmosfera di una citta' che anch'io sento molto tua.

11:51 AM  
Blogger artemisia said...

Il tutto rientra nell'immagine del giovane poeta inglese che ti ho cucito addosso (insieme alla vestaglia di velluto rosso): il poeta giunge a Porto nel corso del suo "Grand Tour" a bordo di un veliero britannico, e osserva i tramonti locali con un bicchierino di portwine in mano...

4:26 PM  
Blogger Dottor K said...

Oggi è per me la giornata della condivisione.
Condivido queste tue immagini portoghesi e a un punto tale che al più presto ci dovrò andare.
Condivido quest'immagine data di te da artemisia, anche se, come sai, aggiungerei un non so che di vagamente dannunziano.
Condivido infine questo ideale spazio con te, artemisia e altri, spazio fatto di parole capaci a volte di toccarmi profondamente, spazio fatto anche di emozioni, ricerca, curiosità.
Si, condivisione è proprio la parola giusta.

10:45 AM  
Blogger artemisia said...

Concordo assolutamente sull'elemento dannunziano.

La condivisione è la chiave di tutto. Invitiamo anche il dottore sia a Suedive che nel salotto della Marchesa Artemisia Sinonima d'Iperborea. Se ci vuol fare l'onore...

4:53 PM  
Blogger sunrise said...

Che incanto....






Un inchino,
Simo

4:54 PM  
Blogger Cilions said...

Stupenda anche la foto... eppoi dicono che il paradiso non esiste...

1:37 PM  
Blogger Henry said...

fabio: in effetti il moleskine mi ha seguito per tutto il portogallo.

artemisia: peccato che essendo poco inglese non lo regga poi cosi' bene...e quindi ho le visioni.

dottor k: condivisione e' la chiave di suedive (e credo di ogni blog). mi fa piacere che ciascuno di voi trovi qui un angolo di emozioni. chissa' che un giorno non riesca a creare il locale...
d'annunzio pero' e' davvero troppo ragazzi. non dimentichiamo che LUI e' quello de 'la pioggia nel pineto' secondo me una delle poesie piu' belle della letteratura italiana!

momo: e' vero il portogallo e' un incanto

francesco: il paradiso siamo noi

1:59 PM  
Blogger Dottor K said...

Artemisia, Henry, sono io ad essere onorato...

2:19 PM  

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